Lasciar andare non è ignorare:
è accettare di vedere le cose per come sono e riportare a casa le parti di noi che sono rimaste in esilio.
A volte, nel farlo, sento il battito accelerato, come se dovessi trovare il coraggio di Trinity (nel film Matrix) per convincermi a continuare.
Ma, a dire il vero, non ho il coraggio degli eroi, quelli che combattono con le armi.
E se mi guardo, non ho nemmeno il fisico da eroe:
basta una leggera brezza per farmi volare via.
Con gli anni, divento più leggera, o forse più piccola.
Ma ho il coraggio degli esploratori, quelli curiosi e un po’ goffi, che, senza nemmeno volerlo, trovano piccoli tesori nascosti.
È così che ho riportato a casa la mia bambina spaventata,
la mia adolescente ribelle,
la giovane donna spavalda.
E se mi dimentico qualche pezzo, non mi preoccupo: prima o poi torna a bussare alla mia porta, un po’ come il pacco del corriere che dimentica di suonare il campanello.
Sono come gli anelli di crescita degli alberi, che tengono insieme tutte le età della vita.
A volte in casa (nella mia mente) c’è un gran caos: parlano tutte insieme, come una conferenza di personalità che chiedono attenzione.
La bambina, l’adolescente, la giovane donna, e quella che sono ora.
Allora racconto loro una favola di potere, che con il passare degli anni lascia spazio nei suoi rami, affinché siano più leggeri e il vento, anche se tempesta, non li spezzi.
Gli racconto che dobbiamo lasciare un po’ di vuoto, un po’ d’incompiuto, per avere la leggerezza degli uccelli, per avere lo spazio per crescere ancora.
E loro (tutte le mie persone all’interno della mia mente), quando ascoltano le favole, si calmano, perché niente è più efficace di una bella storia per lasciar andare e non rimuginare.
Le storie, infatti, tessono i fili del nostro passato e li trasformano in una tela, che diventa più bella ad ogni nodo.
E il libro della favola di potere?
Eccolo
è una favola di potere di Selene Calloni Williams, Il bosco di Eva
(e se desiderate altri consigli di lettura, date un’occhiata alla pagina Buona lettura)
Nel respiro profondo di una foresta sacra, Selene ci invita a camminare dove la terra racconta segreti.
Ogni pagina è un sentiero che conduce al cuore, un incontro tra l’anima e la saggezza primordiale.
“Il bosco di Eva” non è solo un libro, è una danza tra le radici e le stelle, un invito a riscoprire la forza selvaggia e pura dentro di noi. Ogni parola è un seme piantato nel terreno fertile dell’essere, pronto a germogliare in chi sceglie di ascoltare.
Un viaggio che trasforma il lettore,
una meditazione silenziosa tra le ombre e la luce.
Un dono prezioso, che ci ricorda che, per ritrovare la nostra essenza, dobbiamo tornare al bosco.
Buon viaggio, che la tua energia continui a fluire con bellezza.
namasté 🙏
a presto
Love, c.