Il nuovo anno si posa sulle spalle come un mantello di vento leggero. Non chiede nulla, non pretende nulla, se non il coraggio di attraversarlo con occhi aperti e mani pronte a lasciar andare. È una pagina bianca che non esige inchiostro, ma attende il nostro passo, la nostra voce, il battito silenzioso del cuore che sceglie di ricominciare.
Non importa ciò che è stato, i traguardi raggiunti o i sentieri interrotti, le promesse mantenute o quelle evaporate nel tempo. Il passato non ci definisce, è solo la sabbia che ci ha levigati, che ha affinato il nostro sguardo, che ha reso più chiaro il desiderio di ciò che vogliamo essere.
Forse è tempo di cambiare. O forse, più semplicemente, è tempo di tornare a sé stesse. Di abbracciare ogni parte di noi con tenerezza, come si fa con un bambino che ha bisogno di essere ascoltato. Di concederci la stessa cura che riserviamo agli altri, senza più metterci in fondo alla lista, senza più rimandare l’incontro con noi stessi.
Dicono che la pace arriva quando smettiamo di cercarla fuori e iniziamo a coltivarla dentro.
E se fosse vero?
Se fosse il nostro sguardo a rendere il mondo ciò che è?
Se l’armonia che inseguiamo fosse semplicemente un riflesso di quella che scegliamo di nutrire nel nostro respiro, nei nostri pensieri, nei piccoli gesti quotidiani?
Ci hanno insegnato a rispettare gli altri, ma quanto spesso dimentichiamo di rispettare noi stesse? Quante volte ci siamo lasciati andare via, abbiamo ridotto la nostra voce a un sussurro, abbiamo permesso agli altri di spegnere la nostra luce, di sottrarci certezze, di farci dubitare del nostro valore?
Ma la verità è che nessuno può darci l’amore che non siamo disposti a darci da soli. Nessuno può riempire un vuoto che non abbiamo il coraggio di colmare. Il rispetto, la cura, l’attenzione sono semi che vanno piantati dentro di noi prima di poterli raccogliere nel mondo.
Meritiamo di essere amati. Meritiamo di essere ascoltati, di essere scelti, di essere trattati con la stessa dedizione con cui trattiamo ciò che ci è sacro. E chi offre meno di questo non ci merita più.
Non è egoismo, è risveglio. È scegliere di essere per intero, di non smarrirsi nei bisogni altrui dimenticando i propri. È il coraggio di dire “Io valgo”, senza paura di perdere chi non sa vederlo. È guardare il cielo con occhi nuovi, senza più veli, senza più catene.
E allora, che sia un anno di ritorni. A casa, dentro di noi. Al cuore, alla verità, alla vita vissuta con pienezza.
Ogni rituale, ogni pratica scelta con presenza, ogni respiro consapevole è una porta che si apre.
Il tempo scorre comunque, ma possiamo decidere come attraversarlo.
Possiamo scegliere di essere presenti, vivi, capaci di meraviglia.
Non lasciamo che le pagine di questo nuovo anno si scrivano da sole. Siamo noi l’inchiostro, siamo noi la storia.
Love, c.