Buona lettura
“Bisogna salvare le ferite.
Non lasciarle sole, sperdute nell’idea fissa
della medicazione e della guarigione.
Bisogna interrogare le ferite e aspettare le risposte.
La risposta alle ferite siamo noi.
I nostri gesti, le nostre possibilità accolte o respinte,
i tremori e gli assalti rispondono tutti alle ferite.
Perdere una ferita significa perdere una
segnaletica importante per un viaggio
dentro le orme dell’esistenza,
un viaggio che ci accomuna e ci distingue,
ci fa cantati, cantati dalla vita cruda.”Chandra Livia Candiani
"Questo immenso non sapere"
Non possiamo fuggire dalla realtà, rinchiuderci in un guscio, isolarci dal vero, rinunciare a nominare le cose per non vederle, per non ammetterne l’esistenza, il succedere.
Fare anima significa anche questo: considerare il dolore, le ferite come occasioni di crescita d’accogliere e abitare.
Significa riconoscere, prima di ogni cosa che , il NON SAPERE, è il punto di partenza.
Fare anima significa stare insieme, tenersi per mano, fare pratica di dialogo e quando si può , donare qualcosa di sé agli altri esseri umani, alle creature tutte, alla terra che ci ospita , alla grande madre che ci nutre ma non ci appartiene.
Ecco ciò che ho letto e che mi ha portata qui. Namaste’ 🙏