Vi siete mai trovati in mezzo a una tempesta dell’emozione della RABBIA, con ogni onda che si abbatte su di voi senza tregua?
La vita a volte ci presenta momenti in cui ci sembra di lottare per rimanere a galla in mezzo a questo diluvio emotivo.
In questi momenti di prova, il nostro istinto naturale ci spinge a resistere e a lottare contro il turbine di questo sentimento che ci travolge. Stranamente, questa risposta istintiva può talvolta aggravare la nostra situazione. I nostri pensieri diventano confusi, i muscoli tesi e il respiro corto, rendendoci controproducenti nella nostra lotta per mantenere l’equilibrio.
Ma potrebbe esserci un altro modo?
Potremmo imparare ad appoggiarci e a rinunciare a una parte della nostra resistenza alla corrente di questa emozione che ci travolge?
Forse è in questi momenti che un minimo di fiducia può fare la differenza. Il primo passo spesso consiste nel riconoscere che siamo sommersi dall’ondata della rabbia.
Riconoscerla e accoglierla nella sua forma grezza, senza bisogno di comprensione o giudizio, può liberare la tensione accumulata nella nostra mente e nel nostro corpo.
La rinuncia al controllo apre la strada alla chiarezza. Lasciare andare può sembrare controintuitivo, ma spesso apre la strada a uno stato mentale più tranquillo. Permettendoci di essere presenti nel caos e di abbracciarlo, ci concediamo l’opportunità di trovare quelle gemme nascoste di intuizione e comprensione.
Quando ci stacchiamo dalla lotta per controllare ogni increspatura dell’emozione, creiamo spazio per far emergere momenti di una bellezza mozzafiato.
Proprio come piccole pepite d’oro luccicanti che aspettano di essere scoperte nel letto di un fiume, in questi casi di grazia, possono ricordarci che anche in mezzo alle turbolenze, c’è uno splendore intrinseco, nell’intricato quadro della vita. Da tempo abbiamo compreso l’importanza del potere del respiro durante le tempeste della vita. Come l’alzarsi e l’abbassarsi delle maree, il nostro respiro rispecchia il flusso e il riflusso delle emozioni.
Oggi vi sto parlando dell’emozione della rabbia, ma potrebbe essere benissimo qualsiasi altra emozione.
Impegnandoci consapevolmente con il nostro respiro, possiamo regolare le nostre risposte e ripristinare un senso di calma, permettendoci di cavalcare le onde con maggiore grazia e presenza.
All’interno del nostro spazio sacro, abbiamo l’opportunità di incarnare questi insegnamenti. Attraverso il movimento e il respiro intenzionali, possiamo ricreare la danza della resa, guidandoci verso la serenità anche in mezzo alle turbolenze emotive. Riflettiamo sulla saggezza che scaturisce dall’accogliere le ondate di emozioni. Abbandonando il controllo, sveliamo la chiarezza e incontriamo momenti di bellezza che altrimenti potrebbero rimanere nascosti. Namasté
Om namo Bhagavaté
Fermati, osserva, respira, Love, c.