La notte è un velo leggero che si posa sulle spalle del giorno. Un varco sottile, un respiro che si allunga nel buio. Il corpo si scioglie, la mente si dissolve, il cuore diventa quiete.
Dormire non è solo chiudere gli occhi. È affidarsi. Lasciarsi portare. Ritornare interi. Ritornare anima.
Si dice che servano 7-8 ore per svegliarsi rinnovati. Ma più del tempo, è la qualità del sonno a nutrire davvero. Il riposo che ci accoglie, che ci trattiene dolcemente, è quello che ci guarisce.
Ma quando il sonno si fa incerto, quando il riposo diventa fragile come un filo di seta, il nostro equilibrio si spezza.
Appaiono la stanchezza, la nebbia nella mente, il peso sul cuore. E il corpo si fa specchio: tensioni che non si sciolgono, irrequietezza, piccoli dolori che restano in sottofondo, come un sussurro lontano.
L’insonnia ha molte radici. A volte è lo stress, altre volte è uno stile di vita che ci allontana dal naturale. Troppa luce artificiale, troppi pensieri che non sanno tacere, troppi stimoli che restano accesi anche quando il cielo è già buio.
Ma possiamo invertire la rotta. Possiamo fare spazio al riposo come fosse un rito, un atto d’amore. Possiamo scegliere di lasciar andare, di scendere nel sonno come si scende in acqua, con fiducia.
Cosa possiamo fare?
Ti propongo un modo diverso di avvicinarti alla notte. Un rituale fatto di gesti semplici, silenziosi. Uno yoga poetico.
Uno Yin Yoga che è più ascolto che movimento.
Venti minuti di lentezza e respiro.
Dieci minuti di meditazione.
Un pranayama prima di coricarti.
Ogni respiro è una piuma che cade, sempre più piano, verso la tua quiete.
Pratiche delicate, che fanno bene all’anima, alla mente, al corpo. Le trovi tutte nel percorso “Fai bei sogni”.
Prepara il tuo spazio. Scegli un angolo tranquillo, mettilo in ordine, puliscilo con cura. Accendi una candela, diffondi un’essenza leggera. È il tuo rifugio, il tuo nido.
E quando la pratica sarà terminata, prima di coricarti, regalati un momento di gratitudine.
Chiudi gli occhi.
Lascia affiorare un momento bello della tua giornata.
Un gesto gentile, una parola luminosa, anche solo un istante di bellezza.
Porta con te quell’immagine nel sonno, come un faro che illumina i tuoi sogni.
Lascia che la notte ti accolga come una corrente dolce e silenziosa.
Lasciati andare. Lascia che tutto si dissolva.
E ora… Fai bei sogni.
Il sonno è una coperta leggera,
un abbraccio silenzioso
che ci ricuce pian piano,
là dove il giorno ci ha strappati.
Abbiamo bisogno di staccare il mondo,
di chiudere gli occhi e lasciarci andare
nelle stanze segrete della notte.
Non serve sapere cosa fare,
lo abbiamo già imparato mille volte
e forse dimenticato altre mille.
Ma l’insonnia arriva come un ospite
senza invito, e le nostre vite
si fanno stanche, leggere come vetro,
come foglie in autunno.
Cosa fare, allora,
per accogliere la pace?
Possiamo creare piccoli riti,
vestire di cura ogni gesto:
spegnere le luci, mettere ordine,
accendere una candela, profumare l’aria.
Esiste uno yoga sottile,
uno yoga di ascolto,
che non chiede altro
che venti minuti di respiro e silenzio,
dieci minuti di ascolto puro.
Fallo per te, fallo per chi ami.
Fai del tuo riposo un nido,
un luogo caldo e protetto
dove la notte possa cullarti
e portarti lontano.
Buona notte e buon viaggio,
che tu possa fare
bei sogni, sempre. Love, c.