La meditazione è un tuffo gentile in quel mare interiore che sa accogliere ogni onda. È uno stare. Un ascoltare. Un tornare al respiro, al battito, alla presenza.
All’inizio, la mente si muove come vento tra i rami. Corre, scappa, si distrae. Ma noi restiamo.
Con pazienza, con amore, con la fiducia che ogni ritorno sia già in sé una guarigione.
Bastano cinque minuti. Poi dieci. Poi magari anche di più e senza accorgercene, la meditazione diventa una casa in cui tornare, una carezza quotidiana che ci riporta al cuore. Non è assenza, ma presenza. Non è silenzio vuoto, ma spazio pieno di luce.
Meditare è sedersi accanto alla propria anima e ascoltare in silenzio ciò che ha da dire. È così che la pace, quella vera, quella profonda, inizia a sbocciare come fiore nel petto.
Om Mani Padme Hum
Per guarire, il mondo ha bisogno di poeti, artisti, portatori di pace,
guaritori d’anime, saggi, aggiustatori di cuori infranti, di seminatori d’amore,
di sognatori dell’impossibile. Ha bisogno di eterni sognatori che vivono fuori dalle mode
e dalle convenzioni sociali, di persone che pensano e vivono diversamente, originali e un po’ folli,
fiere di essere quel che sono, della loro unicità e diversità, consapevoli di non piacere a tutti.
Il mondo ha bisogno di chi sa guardare oltre le apparenze e sa leggere le persone, i libri, la natura.
Ha bisogno di eterni viaggiatori, di chi sa guardare oltre i muri e i confini, di seminatori di dubbi,
di costruttori di ponti.
Ha bisogno d’amore, di folli, originali, visionari e sognatori.Agostino Degas